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Rocco Papaleo: ironico teatro-canzone meridionale

La recensione della prima.

“Amo il cinema ma ho bisogno del palcoscenico”, annota Rocco Papaleo nel depliant distribuito in sala. Aggiungeremmo noi: ha bisogno anche, e soprattutto, dello swing, la musica è una sua compagna costante. E questo spettacolo – “Una piccola impresa meridionale” al Teatro Ambra Jovinelli fino al 4 dicembre 2011 – è una summa delle sue passioni.

“Una piccola impresa meridionale” – scritto a quattro mani con Valter Lupo – pone l’accento sulla vena creativa del Mezzogiorno. I suoi musicisti sono tutti del Centro-Sud: Arturo Valiante curvo sul piano ad improvvisare assume l’atteggiamento di Keith Jarrett; Guerino Rondolone dà il ritmo al contrabbasso; Francesco e Gerry Accardo, fratelli l’uno chitarrista e l’altro percussionista, oltre che valenti musicisti sono formidabili spalle per il comico. C’è grande impegno ed affiatamento tra la band-impresa ed il protagonista.

Dice Papaleo che questo spettacolo è “un esperimento di teatro-canzone” e si muove tra brani recitati (come il “pane e frittata” della mamma, già proposto nel suo film “Basilicata coast to coast”), canzoni venate di swing e chiacchierate con il pubblico che l’artista spesso raggiunge scendendo in platea.

A noi Papaleo, più che Gaber ci ricorda Fiorello. Ha la sua verve, la stessa capacità irriverente di improvvisare, trattenere e interagire con il pubblico, snocciolando storie buffe o paradossali e cantando con grande ispirazione. Le sue però sono canzoni di amaro umorismo, venate di romanticismo, spassose.

E’ uno spettacolo divertente e coinvolgente quello di Papaleo, giocato sul filo dell’ironia, del sarcasmo, prendendo e prendendosi in giro. Nella serata della prima ha previsto due ospiti: l’ attore Rodolfo Laganà e la cantante jazz Chiara Civello che hanno cantato e interagito con lui e con la platea.

Recital coinvolgente, con un finale “travolgente”: il pubblico in piedi a cantare e mimare i movimenti della foca, all’insegna di un accattivante motivetto che gli spettatori hanno continuato a canticchiare uscendo dalla sala.

Claudio Costantino