Balli, intrighi e duelli nella Francia pre-rivoluzionaria
La recensione. “Le relazioni pericolose” il romanzo epistolare settecentesco del generale di Napoleone Choderlos de Laclos (che ha ispirato varie pellicole cinematografiche, tra cui il film premio oscar nel 1989 di Stephen Frears) diventano un suggestivo musical diretto da Giovanni De Feudis (che ne ha curato anche l’adattamento teatrale).
Lo spettacolo, in scena al Teatro Sala Umberto fino al 20 maggio 2012, è un musical impreziosito dall’allestimento scenico e dalle musiche originali del compositore e pluristrumentista Alessandro Mancuso (tra l’altro, nella serata del 2 maggio, presente in sala).
I protagonisti sono Corrado Tedeschi nel ruolo del Visconte Sébastien di Valmont, Lorenza Mario che interpreta Madame Marie de Tourvel e Anna Vinci nei panni della Marchesa Isabelle de Merteuil. Gli altri interpreti sono Rossella Vicino, Giulia Fiume, Emanuele Lucas, Goffredo Maria Bruno e Camilla Maffezzoli. Ci sono poi i ballerini Ambra Amari, Gianluca Conversano, Manuel Caruso.
Le musiche ed i balli (con le coreografie di Alessandro Maglietta) sono belli nel contrasto arcaico-moderno (gli attori nei costumi settecenteschi ed il rock che irrompe).
Ballerini e cantanti rappresentano il popolo affamato del periodo pre-rivoluzionario del 1789 e le cortigiane. Nell’allestimento scenico, con poche “pennellate narrative”, viene in evidenza il contrasto tra i popolani ed i nobili (annoiati e libertini, aridi e licenziosi). Si fa comprendere il distacco profondo e stridente tra quanto accade in strada e quanto avviene nei castelli; tra i problemi reali (la mancanza anche del pane, la povertà, la lebbra…) e gli intrighi, le vendette, i giochi di seduzione dei decadenti ambienti nobiliari.
Il Visconte Sébastien di Valmont è un personaggio molto vicino alla figura del Don Giovanni e del Casanova che colleziona conquiste. A fare le spese delle sue falsità e dei suoi raggiri saranno la giovanissima Cécile e la dolcissima e devota madame de Tourvel.
Nello spettacolo si alternano parti recitate ad altre cantate e ballate (anche Corrado Tedeschi e Lorenza Mario non mancano di effettuare riuscite performance canore). Nel complesso una storia fatta di balli, intrighi e duelli (maestro d’armi è Virgilio Ponti).
Non era facile proporre la narrazione (la storia, nel romanzo originale, è raccontata attraverso 175 lettere). Ci è sembrato indovinato l’allestimento scenico di Andrea Bianchi che ha previsto tanti separè con porte scorrevoli che introducono ai vari tasselli narrativi.
A fine spettacolo, nel foyer del teatro, proprio alcuni componenti della compagnia in costume hanno posto in vendita le copie del cd con le musiche dello spettacolo il cui incasso, in gran parte, andrà in beneficenza.
Claudio Costantino