Confetti e camomille, viva l’ansia da matrimonio!
La recensione. Straordinaria apertura di stagione al Teatro de’ Servi all’insegna del puro divertimento con lo spettacolo “Finché vita non ci separi. Ovvero W gli sposi” che ha debuttato martedì 25 settembre (sarà in scena sino al 14 ottobre).
Risate e un velo di malinconia, momenti ilari e momenti seri quasi drammatici rendono questa pièce un piccolo gioiello teatrale da ricordare.
D’altronde non poteva essere altrimenti per una commedia nata dalla penna di Gianni Clementi; autore moderno, firma di tanti spettacoli di successo degli ultimi anni (come “Ben Hur”, “Grisù, Giuseppe e Maria” solo per citare due titoli famosi).
La commedia è arricchita da un’attenta regia curata da Vanessa Gasbarri e da
un cast davvero affiatato con bravissimi attori che hanno la capacità di suscitare risate tra il pubblico anche semplicemente rimanendo in silenzio.
La compagnia è guidata da una frizzante Giorgia Trasselli (nota ai più per aver interpretato il ruolo della tata nella sitcom “Casa Vianello” a fianco di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello) e Antonio Conte, dall’accattivante verve pugliese. I due attori interpretano due coniugi uniti da più di trent’anni in matrimonio che sono alle prese con i preparativi di nozze di loro figlio (interpretato da un aitante Nicola Paduano). Sul palco anche Cristiana Vaccaro, nelle vesti di una hair stylist e make up artist romana verace, tanto simpatica quanto saggia. Completa il cast Alessandro Salvatori che ha la capacità di donare al proprio personaggio un’aura di mistero fin dalla sua prima comparsa in scena.
Tra confetti, bomboniere da incartare, caffè e camomille, marce nuziali si dispiega una commedia mai banale che attraverso un vero e proprio colpo di scena sa introdurre anche tematiche importanti, di estrema attualità, per far riflettere gli spettatori. Non sveleremo nulla per lasciare agli spettatori, la possibilità di godere appieno di uno spettacolo che merita di essere visto.
Monica Menna