La partita dei sentimenti si gioca al Teatro de’ Servi
La recensione. La partita dei sentimenti si gioca al Teatro de’ Servi con la commedia scritta, diretta e interpretata da Marco Falaguasta:”L’ultimo rigore“.
In scena la formazione consueta con i tre “attaccanti”: Falaguasta, Piero Scornavacchi e Marco Fiorini. Il trio delle meraviglie di anno in anno propone al pubblico sempre commedie ricche di verve e comicità, confermandosi campione della risata. È sempre bello assistere ad una commedia che li vede interpreti; si spalleggiano sul palco, si divertono, improvvisano, rivelandosi un gruppo ancora più corroborato e affiatato.
Ne “L’ultimo rigore” si parla di amicizia, amore, delle scelte prese, dei rimpianti, delle occasioni perdute, dei rigori mancati… Il calcio è assunto come metafora della vita vissuta, dei sogni, troppo spesso infranti, degli uomini che a un certo punto della loro esistenza, nolenti o volenti, si ritrovano a fare un bilancio, pronti a mettere improvvisamente tutto in discussione.
In scena ci sono Daniele (Falaguasta) sposato “felicemente” e gli amici Pino e Simone, il primo (interpretato da un iperteso Scornavacchi) separato, il secondo (interpretato da un serafico Fiorini) sacerdote di ritorno da una missione umanitaria in Africa. Tre amici appunto, ex compagni di squadra che si ritrovano, dopo venti anni, a ricordare i vecchi tempi e riflettere sul presente tra risate e anche lacrime.
Nella partita giocata non manca la squadra avversaria; quella delle donne con Francesca Nunzi, Alessandra Bellini, Giovanna Nicodemo. Mogli, amanti di una notte, compagne per ricominciare. Frenetiche, sensuali, idealiste contribuiscono a mettere in gioco rapporti e affetti.
Quella tra uomini e donne è una sfida appassionante, sempiterna e cara a Falaguasta. La sua prima commedia, quella con cui debuttò come autore e protagonista vent’anni fa, “So tutto sulle donne” era infatti incentrata su un gruppo di amici uomini che si ritrovano a riflettere sul contrastante universo femminile.
La squadra vincitrice della partita? Non c’è. Uno pari, palla al centro.
Monica Menna