Teatro

Cyrano/Preziosi, vero saltimbanco della parola

La recensione della prima.È inevitabile non notare per prima cosa la mancanza di quel tratto fisico a cui ognuno associa la figura di Cyrano de Bergerac: il suo sproporzionato e deformato naso. L’icona impressa nella memoria di chiunque, il simbolo della bruttezza esteriore, la metafora dell’insicurezza dell’uomo, su cui è costruita la commedia di Edmond Rostand, viene messa apparentemente in secondo piano nell’allestimento del “Cyrano de Bergerac” diretto da Alessandro Preziosi, in scena al Teatro Quirino (sino al 10 febbraio).

Dicevamo apparentemente perché quest’assenza permette di far concentrare e riflettere il pubblico sul carattere del protagonista e comprendere pienamente i motivi a cui è dovuto il disagio di Cyrano, il suo non sentirsi all’altezza nei confronti di Rossana, la donna che ama. È riuscito nel proprio intento il regista, che veste anche i panni del protagonista, di far emergere dall’opera un Cyrano eroico poeta romantico. La dimensione lirica viene risaltata dalla grande prova recitativa di un energico e trascinatore Preziosi. Cyrano/Preziosi è un vero saltimbanco della parola, gioca con i versi (come non sottolineare l’autoironico apologo sul naso), parla in rima.

Sono molte le scene di questo spettacolo che rimangono impresse nella mente dello spettatore, complice l’imponente ed elaborata scenografia costruita da Andrea Taddei. Pensiamo alla scena di apertura del secondo atto sul campo di battaglia, le trovate sceniche adottate trasmettono anche la drammaticità dell’evento. Un quadro altamente suggestivo. Risulta particolarmente avvincente anche la scena del duello di Cyrano contro “cento” uomini grazie ai movimenti scenici (costruiti da Nikolaj Karpov) al rallentatore che gli attori eseguono alla perfezione.

Immancabile la celebre scena in cui Cyrano suggerisce al bel Cristiano, anche egli innamorato di Rossana (interpretato dal biondissimo Benjamin Stender), la dichiarazione d’amore che conquisterà il cuore di Rossana (interpretata dalla bravissima Veronica Visentin). Soffiano parole d’amore nel buio della notte.

E il buio con le sue incertezze pervade l’animo di Cyrano sino alla fine della sua vita, sino a quando l’immensa luna non schiarirà, solo per un breve istante, il suo universo.

Monica Menna