“Sistina Story”, spettacolo ad alto gradimento. La verve di Montesano e Baudo
La recensione della prima stampa. Il Sistina si fregia, a ragione, di essere il “teatro stabile della commedia musicale italiana”. “Sistina Story” (in scena fino al 19 ottobre 2014) conferma concretamente che quella sottolineatura è una grande verità. Lo spettacolo – con l’accorta regia di Massimo Romeo Piparo e che vede protagonisti Enrico Montesano e Pippo Baudo – racconta la storia del Sistina e della commedia musicale, che si intreccia con quella della televisione e dell’evoluzione del Paese. In scena la grande orchestra di 20 componenti, diretta da Maurizio Abeni, sistemata in alto ed ai lati del palcoscenico in tre tronconi (archi, fiati e ritmica), quindi 18 ballerini e due affascinanti “prime donne”, Sabrina Marciano e Valentina Spalletta.
La storia di questo teatro è quella della premiata ditta Garinei e Giovannini che, agli inizi degli anni ’50, si lascia alle spalle la stagione della rivista per approdare alla commedia musicale; è poi quella di compositori come Armando Trovajoli e Gorni Kramer, di protagonisti del calibro di Carlo Dapporto, Walter Chiari, Delia Scala, Renato Rascel, Aldo Fabrizi, Gino Bramieri, Johnny Dorelli, Paolo Panelli, Bice Valori, Gigi Proietti e tanti altri che hanno reso unico e consacrato questo teatro.
Lo spettacolo si avvia, dopo l’intervento introduttivo di Baudo in platea, con la prima canzone proposta da orchestra e ballerini che non può che essere “Aggiungi un posto a tavola” che è il “manifesto” della commedia musicale italiana; e di successi del calibro di “La ballata di Rugantino”, “Lo munno e’ fatto per noi”, “Buonanotte al mar”, “Hello Dolly”, “E’ più difficile il mestiere del marito”, “Un bacio a mezzanotte”…
“Sistina Story” è un grande e lungo divertissement, con tanti cambi di costumi (ideati da Cecilia Betona), coreografie originali (di Bill Goodson) ed una scenografia particolare (di Teresa Caruso) con mega televisore e mega apparecchio radiofonico dell’epoca, su cui proiettare immagini e filmati che sono anche porte che introducono in palcoscenico.
Baudo è il narratore delle gesta del Sistina ma, da grande intrattenitore, non manca di cantare ed accompagnare al pianoforte e si presta volentieri come spalla vitale di Montesano, che è l’anima dello spettacolo ed è stato uno degli artefici della storia del Sistina come protagonista di commedie di successo come “Rugantino”, “Bravo!”, “Beati Voi!” di cui propone ricordi e canzoni principali.
Enrico canta, balla, imita, con una verve incredibile, proponendo pure divertentissimi monologhi sui personaggi dello spettacolo e della politica di ieri e di oggi… da Forlani a De Mita, a Di Pietro; da Berlusconi a Prodi; da Monti a Renzi.
Insomma “Sistina Sory” si rivela uno spettacolo ad alto gradimento che valorizza come si deve un teatro dal passato prestigioso; ricordando le radici vitali della commedia musicale del XXI secolo.
Monica Menna