Teatro

Al Teatro Golden divorzio e bricolage


La recensione. Al Golden la stagione teatrale per gli abbonati si è avviata con “Finché giudice non ci separi“, frizzante commedia dei fratelli Augusto e Toni Fornari (coautori del testo, assieme a Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli, e protagonisti). Augusto Fornari firma anche la regia dello spettacolo. Gli altri tre protagonisti sono Nicola Vaporidis, Luca Angeletti e Laura Ruocco.

Si tratta di una divertente, scoppiettante ed ironica pièce sulla separazione, con quattro uomini, tutti divorziati e sull’orlo di una crisi di nervi, come direbbe Pedro Almodovar. Sono proposte tutte le “categorie” dei separati: quello che ci ha rimesso il patrimonio ed i figli, e tenta il suicidio; quello che ė separato in casa ed è costretto alla convivenza forzata con l’ex moglie; quello che si scopre libero e latin lover; quello che ha cambiato radicalmente vita ma non osa confessarlo agli amici. L’arrivo inaspettato di una vicina ed una notte che si rivela “magica” saranno l’occasione, per ciascuno dei quattro amici e per la donna, per confessare l’inconfessabile e, in un certo qual modo, fare i conti con il proprio passato.

I componenti del cast sono affiatati e sanno “costruire”. Costruire uno spettacolo divertente, in cui si ride molto; ma anche una libreria componibile Ikea che viene materialmente montata in scena mentre recitano.

Applausi per la comicità, le capacità recitative, l’affiatamento del cast ma anche per le capacità nella manualità e nel bricolage. Gli arredi componibili, si lascia intendere, sono un po’ il simbolo dei nuovi stili di vita dei divorziati, tra precarietà sentimentale e finanziaria.

La commedia è una produzione di Andrea Maia/Teatro Golden. Va posto in evidenza che, degli otto spettacoli in cartellone in questa stagione teatrale, ben cinque sono proprie produzioni. A dimostrazione che il Golden è anche una “factory” di un gruppo di ottimi artisti attivi, nella casa comune, in più vesti ed iniziative.

Monica Menna