“Altrove” al Teatro Piccolo Eliseo: Todo cambia, basta volerlo
LA RECENSIONE DELLA PRIMA. Un albero di Natale da decorare con biglietti su cui scrivere il proprio sogno (e chissà che Santa Claus non lo concretizzi) o vicino al quale farsi un selfie da postare su facebook; e ancora video di vip e persone comuni su youtube in cui sottolineare le proprie chimere. La rappresentazione dell’autrice e regista Paola Ponti, “Altrove” (in scena al Teatro Piccolo Eliseo fino al 27 novembre 2016) si fa social, per promuoversi.
Tema centrale del lavoro teatrale le aspirazioni, i sogni, da rincorrere anche in tempi difficili come gli attuali.
“Altrove” è ambientato in un giardinetto di una borgata romana dove un padre-padrone (Massimo De Lorenzo) vuole costringere il figlio (Mario Russo) a fare il salto di qualità nella malavita e passare da spacciatore di cocaina a killer.
Si alternano concitati dialoghi e divagazioni su fatti secondari di poca o nessuna importanza. Sempre però si torna al nocciolo della discussione: il genitore vuole che il figlio gambizzi una donna su richiesta del marito.
Ad un tratto nel giardino una presenza inaspettata (Constance Ponti) ed il giovane spacciatore sarà costretto a riflettere sulla sua situazione ed a chiedersi: qual è il sogno? Cosa faccio per concretizzarlo? Voglio uscire davvero da una situazione familiare e sociale degradata, opprimente e che mi sembra senza alternativa?
La nuova arrivata con il suo entusiasmo, la sua ironia, la sua dinamicità, la sua testa nelle nuvole, sollecita il cambiamento. E, non a caso, si ascolta la canzone “Todo cambia” di Mercedes Sosa.
Intenso, lirico, originale il testo teatrale di Paola Ponti e davvero molto bravi i tre protagonisti a raccontare e palesare le “sabbie mobili” del contingente ed il sogno del cambiamento, che sembra venire da fuori, da lontano ma è solo dentro di noi.
C’è sempre la possibilità di una vita nuova e diversa da poter afferrare da qualche altra parte. Basta volerlo.
Fa.Ta.