Teatro Trastevere: una stagione all’insegna della passione
Il 29 gennaio il Teatro Trastevere, nel cuore di Roma, alle spalle di S. Francesco a Ripa, ha presentato al pubblico la seconda parte del cartellone della stagione 2012-2103.
Sempre attento a dar spazio alle compagnie del territorio il Teatro Trastevere mostra di avere un occhio di riguardo rivolto alla drammaturgia contemporanea e all’esaltazione delle passioni umane, messe in scena talvolta con comicità e leggerezza talvolta con drammaticità. Un cartellone ricco che spazierà dai grandi classici, alla commedia, opere di grandi autori contemporanei a lavori inediti presentati per la prima volta.
Tra i titoli che verranno messi in scena ricordiamo: “Verità… e no” di Samuel Krapp, regia di Paola Carenti (5 e 6 febbraio); “Il ricettario di un’imprecaria”, scritto da Clementina Pagliuso, regia di Gianluca Mastronardi (8-10 febbraio); “Soggetto ad alto rischio” (14-17 febbraio) di Carmine Monaco, regia di Maria Grazia Adamo, con Diana Iaconetti; “Sempre”, liberamente tratto da “Porta Chiusa” di J. P. Sartre, con Francesca Baragli Edoardo Ciufoletti Vania Lai Marco Zordan, regia Stefano Romani, allestimento Erika Manni (19-24 febbraio), “Iimprobook e otto mondi alla rinfusa”, di Pierpaolo Buzza, Mauro Colapicchioni, Federica Forbicioni, Marco Masi (7-10 marzo), “Andrea la Magnifica” commedia brillante di Isabelle Candelier, regia e adattamento di Eugenio Pochini (12-17 marzo), “Ecuba: la vendetta”, scritto e diretto da Maria Grazia Adamo (18-19 marzo); “Orgasmo… Pulp… o fiction?” di Alessandra Flamini, regia di Pietro Sparacino (21-24 marzo).
E ancora dal 26 al 31 marzo “Room 23” di Francesca Berardis, regia di Mario Schittzer; dal 2 al 7 aprile “Dangerous d’Angelo” con Claudia D’angelo; dal 9 al 14 aprile “Questa sei tu”, liberamente ispirato al racconto “Pretending the bed is a raft” di Nanci Kincaid Regia e adattamento di Marta Iacopini; dal 16 al 21 aprile “Il circo baracca”, scritto e diretto da Andrea Zanacchi; dal 26 al 28 aprile “Nessuna scelta” Essere o non essere Rosencrantz e Guildenstern, regia di Leone Francesco Tocchi, dall’1 al 5 maggio “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” (regia di E.Banella ed F.Capponi), dall’8 al 19 maggio “La baita degli spettri” di Greg e Lillo (regia di Barbara Lalli); dal 21 al 26 maggio “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, regia di Simona De Paolis. Infine dal 29 maggio al 2 giugno “Dorian Gray” di Oscar Wild regia e adattamento di Ylenia Petrelli, dal 4 al 9 giugno “Spettegolezzi”, regia di Fabrizio Caperchi e Giulia Cacciatore.
Come ha sottolineato il suo Direttore Artistico: “Cultura e natura, dentro e fuori, limite e illimitatezza, arte e vita, reale e surreale, ordine e disordine.
Ancora una volta il Teatro Trastevere sceglie maschere e storie che, ben rispecchiando la nostra contemporaneità, parlano di irrisolte e irrisolvibili passioni umane, che muovono i destini.
Sul limen di un mondo indeterminato, dove tutto può succedere, dove l’ordine prestabilito può, a volte deve, essere sovvertito da un tragico disordine. Dal Dioniso delle Baccanti, ad Ecuba, madre offesa e vendicatrice; dall’arte solo apparentemente surreale e surrealista di Frida a quella eternante che ruba il volto, ma non l’anima, al Tempo che passa; fino all’estremo sacrificio di chi, seguendo sé stesso, la sua vocazione e natura, sfida la Legge di un padre, di una scuola, di un sistema, determinando il Suo di destino. Come Mirandolina che, abile manipolatrice amorosa, sceglie, inganna, incrina le certezze e l’ordine dell’uomo borghese. E da sfondo, le quotidiane peripezie di chi quest’ordine lo vorrebbe: un lavoro, una famiglia, un amore… a volte una memoria, che riunisca i pezzi di una vita dove non c’è più niente di fermo, dove tutto si agita in frenesia.
Un cartellone ricco e stimolante. Per un teatro e un messaggio che non rimangano sulle tavole polverose al calar del sipario, ma, oggi più che mai, sappiano dare forma a nuovi pensieri e vere emozioni da portare via con sé”.
Mo.Me.