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“Glossario di famiglia” allo Spazio Diamante: il corpo come linguaggio universale dell’affettività e della fragilità

Il Teatro Spazio Diamante a Roma si prepara ad accogliere un evento di profonda risonanza artistica e sociale: il debutto di “Glossario di famiglia” , un progetto di teatro e danza che travalica la semplice performance per diventare un vero e proprio specchio della collettività contemporanea.

Promosso con il sostegno del Ministero della Cultura e vincitore dell’Avviso Pubblico “Roma Creativa 365. Cultura tutto l’anno” promosso da Roma Capitale -Assessorato alla Cultura in collaborazione con Zètema Progetto Cultura , “Glossario di famiglia” si presenta come un lavoro coraggioso e necessario, che pone al centro la famiglia come luogo in cui le fragilità non sono un ostacolo, ma si trasformano attivamente in risorse.

Il titolo stesso, “Glossario di famiglia”, ne suggerisce la metodologia: raccogliere le parole e spiegarle, non attraverso la definizione scritta, ma con i corpi in danza, in azione, in relazione.

Al centro della ricerca artistica, condotta da Emilia Marinelli con l’assistenza di Eleonora Tregambe , c’è proprio il corpo, inteso come un veicolo potente di memoria, relazione e narrazione. Il corpo si fa linguaggio – un alfabeto fatto di gesti, silenzi, ritmi, contrasti e, soprattutto, di affetti – raccontando senza bisogno di parole la ricchezza e la complessità dell’esperienza familiare e della società. Questo è il vero cuore pulsante del progetto: il corpo come linguaggio universale.

L’elemento di maggiore interesse, e di più profonda valenza etica e artistica, risiede nei protagonisti di questo laboratorio e, ora, di questo spettacolo. Il progetto coinvolge quattro coppie uniche, composte da una persona con disabilità fisica e un familiare o affine.

Questa scelta non è casuale: essa eleva “Glossario di famiglia” a un esempio fondamentale di teatro sociale e inclusivo. Mettendo in luce l’intimità di questi legami, il progetto non si limita a rappresentare la disabilità, ma la integra nel tessuto relazionale, esplorando la dinamica unica che si crea quando un vincolo di sangue o affettivo si unisce alla sfida della diversità fisica. È un’indagine potente sull’amore, il sostegno reciproco e la costruzione di un linguaggio comune che va oltre le convenzioni.

Va in scena dal 17 al 19 novembre prevedendo il 17 e 18 due matinée per studenti di scuole superiori, università e allievi accademie teatrali alle ore 11,e il 18 e 19 due repliche serali alle ore 20.30. Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti con prenotazione obbligatoria. Le repliche si terranno presso lo Spazio Diamante, Via Prenestina 230/B, Roma.

Un’opportunità rara di assistere a un’opera che promette di commuovere e far riflettere sulla tessitura emotiva che ci lega gli uni agli altri.

Bruna Brieme


Per info e prenotazioni: TEL: 345.1474533 o MAIL botteghino@spaziodiamante.it.